Giovedi 16, domani, a Milano c’è il concerto dei Gogol Bordello e di Danko Jones. Pur conoscendo poco o nulla questi soggetti, l’evento sembra meritare, una bella scarica di adrenalina rockeggiante.
Sento un amico con cui vado spesso a questi concerti che mi dice che potrebbe procurare lui i biglietti. Perfetto. Chiameremo questo amico F.
Dopo qualche giorno F. mi dice che il suo contatto fatica a trovare i biglietti perchè non riesce in alcun modo a scoprire chi organizza l’evento al Rolling Stones, cosa rara. Arriviamo a oggi e verso ora di pranzo mi arriva un SMS da F. che cita “dai, riesci a scoprire chi organizza il concerto?”. Richiesta strana, lui e il suo contatto sono quelli con le mani in pasta nell’ambiente, non io.
Ora, appurato che il contatto non riesce a trovare le informazioni, le possibili reazioni sono svariate. Qualcuno sarebbe uscito di casa, avrebbe inforcato la bicicletta e si sarebbe recato al Rolling Stones a chiedere. Qualcun altro avrebbe estratto la rubrica dei numeri di telefono, cercato “Rolling Stones” e telefonato. Altri magari avrebbero provato a fare qualche altra telefonata, cercando nuovi contatti con le mani più impastate. Molte persone avrebbero reagito in uno di questi modi.
Nessuna di queste persone però vive in Italia nel 2006 ed evidentemente nemmeno il nostro eroe, F.
Ricevuta la richiesta di aiuto disperata, il neo Dottore, il sottoscritto, avvalendosi di mezzi, conoscenze e opportunità che il suo status gli conferisce e che evidentemente sono precluse ai comuni mortali, appoggia il telefono cellulare, si rigira verso il notebook, richiama il browser, schiaccia “CTRL-HOME” e nella casellina di testo che gli appare di fronte scrive: “Gogol Bordello Rolling Stones organizzazione”. Cerca. Nemmeno la sboronata “Mi sento fortunato”, solo “Cerca”.
Qui si può vedere il risultato.
Naturalmente il *primo* link è quello desiderato. Tempo di ricerca, per Google, 0,14 secondi.
Morale? ATFG!